In passato, non si è parlato molto del soggetto dell’etica. Ma della giustizia sì. I sistemi di giustizia sono stati a lungo usati come sostituti per quelli dell’etica. Ma quando si cerca di sostituire l’etica con la giustizia, ci si trova nei guai.
L’uomo non ha avuto un metodo che funzionasse effettivamente per applicare l’etica a se stesso. I soggetti dell’etica e della giustizia erano terribilmente aberrati.
Noi ora abbiamo le tecnologie di etica e di giustizia ben chiarite. Questa è l’unica via di uscita che l’uomo abbia su questo soggetto.
La gente ha cercato per millenni di mettere a posto la propria etica, senza sapere come fare. L’etica si è sviluppata dai tentativi dell’individuo verso la continuazione della sopravvivenza.
Quando una persona fa qualcosa che è fuori etica (danneggia la propria e altrui sopravvivenza) cerca di riparare questo danno. Di solito finisce col procurarsi un crollo (un crollo mentale e/o fisico di un’intensità tale che l’individuo non è più in grado di operare in modo causativo).
Si procura un crollo perché, nel tentativo di frenarsi e di smettere di commettere ulteriori azioni dannose, inizia a trattenersi ed a ritirarsi dall’area che ha danneggiato. Una persona che fa questo, perde sempre più la capacità di influenzare le sue dinamiche e quindi ne diviene vittima. Viene qui fatto notare che una persona deve aver fatto alle altre dinamiche le cose che ora le altre dinamiche sembrano avere il potere di fare a lei. Di conseguenza, si trova nella posizione di essere danneggiata e perde il controllo; può diventare, di fatto, una nullità in termini di influenza e attirare guai come una calamita.
Questo succede perché la persona non ha la tecnologia basilare di etica. Tale tecnologia non le è mai stata spiegata. Nessuno le ha mai detto come uscire dalla fossa in cui si è cacciata. Questa tecnologia è rimasta del tutto sconosciuta.
Così la persona è scivolata lungo la china.
L’etica è uno degli strumenti principali che una persona adopera per tirarsi fuori dalla fossa.
Che ne sia consapevole o meno, ogni persona tenterà di tirarsi fuori. Non importa chi sia, né che cosa abbia fatto, tenterà di riportarsi in etica in un modo o nell’altro.
Persino Hitler e Napoleone facevano tentativi di trattenersi. È interessante notare, osservando la vita di queste persone, quanto intensamente si siano dati da fare per autodistruggersi. L’autodistruzione fu il loro tentativo di applicare l’etica a se stessi. S’impegnarono verso tale autodistruzione su varie dinamiche. Non riescono a mettere a posto la propria etica, non riescono a trattenersi dal commettere questi atti dannosi, così si puniscono. Si rendono conto di essere criminali e crollano su se stessi.
Tutti gli esseri sono fondamentalmente buoni e stanno cercando di sopravvivere meglio che possono. Cercano di mettere a posto l’etica nelle proprie dinamiche.